La palma della fortuna, nota anche come palma nana, è una delle palme più conosciute, proprio perchè perfette per essere tenute in un appartamento. Il nome originale della pianta è Chamaedorea elegans, il cui nome deriva dal greco chamai (che significa nano) e dory (che si traduce con albero o fusto d’albero). È una pianta che appartiene alla famiglia delle Palmaceae e proviene dalla zona compresa tra il Messico meridionale e il Guatemala. È una pianta molto diffusa che, se lasciata nel suo habitat naturale, può raggiungere anche i 3 metri di altezza, al contrario in appartamento non supera il metro e mezzo di altezza. La palma della fortuna, grazie alle sue dimensioni e alla sua forma elegante, è perfetta come pianta ornamentale da interni, considerando anche che è molto semplice prendersene cura.
Palma della fortuna: dove si può tenere in casa?
La palma della fortuna è una perfetta pianta da interni, caratterizzata da una forma a ventaglio, con un tronco sottile e flessibile, e fronde composte da numerose foglioline, di colore verde vivo, che conferiscono a questa pianta un aspetto elegante e leggero, ricordando il clima tropicale di cui è originaria. Inoltre, la palma della fortuna, oltre che a decorare il proprio appartamento, è anche utile, in quanto depura l’aria degli ambienti in cui si trova.
Palma della fortuna: come si cura?
Come anticipato, la palma della fortuna, anche se ben presente all’interno degli appartamenti, è originaria del sottobosco delle zone tropicali, principalmente tra il Messico meridionale e il Guatemala. Quindi, come tale, per sopravvivere ha bisogno di un clima caldo-umido. La pianta, dunque, può stare tranquillamente in un appartamento, l’importante è che, soprattutto nei mesi caldi, non sia posizionata sotto la luce del sole diretta e che abbia sempre acqua a disposizione, meglio se nebulizzata, mentre nei mesi freddi, viva sempre in un ambiente luminoso dove la temperatura non scende al di sotto dei 12°C. Per quanto riguarda l’irrigazione, è importante che la palma della fortuna sia sempre idratata ma senza esagerare, quindi il consiglio è quello di innaffiarla solo quando la terra risulta completamente asciutta e controllare che, nel fondo del vaso, non si creino ristagni idrici.
Anche in estate, dove abbiamo detto essere importante non far soffrire il caldo alla pianta, è consigliato vaporizzare il fogliame all’incirca ogni 2-3 giorni, piuttosto che rischiare di esagerare con l’irrigazione. Inoltre, se si dovesse notare una crescita eccessiva della pianta, quindi non più idonea al vaso in cui si trova, si può pensare a un cambio, ma si consiglia di farlo solo quando le radici hanno veramente occupato tutto il terreno disponibile e il rinvaso deve avvenire in un vaso più profondo che largo. Se, si dovesse notare un ingiallimento delle foglie o del deperimento, si consiglia di idratare le parti, nebulizzando con dell’acqua non calcarea con molta frequenza per aumentare l’umidità dell’aria.