Economia

Aprire un negozio di giocattoli: quanto costa? E’ meglio farlo in franchising?

I negozi di giocattoli possono, ancora oggi, rappresentare una buona fonte di investimento. Anche se si possono acquistare online, quale bambino non ama andare in un negozio e vedere ciò che ha da offrire? Ma cosa bisogna fare per aprirne uno? Quali permessi sono necessari? A quanto ammontano i costi? E’ consigliabile farlo in franchising?

Come aprire un negozio di giocattoli

E’ ovvio che un negozio come questo necessita di una location adatta. Non solo il locale deve essere abbastanza grande, ma essere situato nel posto giusto, dove non si trovino già negozi di questo genere. Ovviamente il negozio deve essere strutturato in modo conforme secondo le norme di sicurezza antincendio, e per questo serve un attestato rilasciato dalle autorità competenti. Importante, è diversificare la merce: oltre a giocattoli già confezionati si possono affiancare quelli artigianali, e magari proporre anche articoli di cartoleria e libri per bambini.

Per aprirlo, come qualsiasi altri negozio, bisogna aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, e richiedere presso il Comune di competenza la SCIA, ossia la Segnalazione di Inizio Attività. Non deve mancare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale, aprendo relative posizioni all’INPS e all’INAIL. Tra l’affitto e le spese burocratiche, aprire un negozio di giocattoli può richiedere un investimento iniziale che si aggira tra i ventimila e i venticinquemila euro.

Il franchising

E’ anche possibile aprire un negozio di giocattoli in franchising, che porta numerosi vantaggi, soprattutto se si è ancora poco esperti in questo settore, come la formazione e l’assistenza. Anche i costi possono essere ridotti, arrivando a diecimila euro.

Le condizioni dei contratti possono variare a seconda del brand con cui si sceglie di cooperare. Ad esempio, in questo campo c’è l’Eurekakids, specializzata nella vendita e distribuzione di giocattoli didattici, sostenibili e pedagogici, indirizzati a bambini da zero a dodici anni, oppure Giokids, un noto marchio del sud d’Italia, ma che richiede un investimenti a partire da 65000 euro.

Di svantaggi non ce ne sono molti, nel franchising, ma può risultare nullo se mancano degli elementi essenziali o si violano delle norme del contratto, oppure se il Franchisor fornisce false informazioni al Franchisee. Se non si conosce bene il brand a cui ci si rivolge o si hanno dubbi di qualunque genere, è meglio chiedere la consulenza di un notaio o qualche esperto nel settore.

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