Moda

Farsi un tatuaggio: a cosa fare attenzione? Come rimuoverli?

In base a un sondaggio del 2015, in Italia circa 6,9 milioni di persona si sono fatte tatuare (in gran parte donne), e perlopiù si fa per comunicare qualcosa o come segno distintivo. Ma quando si è decisi a farsi un tatuaggio, come scegliere il tatuatore giusto? Cosa fare dopo?

Scegliere il tatuatore giusto

Ci sono diversi centri specializzati nella realizzazione dei tatuaggi, ma per chi è meno esperto la scelta può essere difficile. E’ bene, quindi, chiedere ai tatuatori informazioni sulle attrezzature e i prodotti che usa, chiedendogli se sono atossici, antiallergici e conformi alle norme vigenti. I più scrupolosi, possono chiedere i nomi dei tipi di inchiostri usati e controllarli nella banca dati del Rapex, gestita dall’Unione Europea per allertare i consumatori sui prodotti pericolosi.

Bisogna tenere presente, comunque, che non esistono inchiostri e prodotti del tutto innocui, e per quanto sicuri possono comunque provocare reazioni allergiche e infiammazioni. E’ necessario, quindi, che la pelle tatuata venga curata al meglio nel mese successivo alla realizzazione del tatuaggio, applicandovi detergenti e creme lenitive, evitando non solo di grattare o toccare la superficie, ma anche evitare piscine, saune e idromassaggi, e indossare capi morbidi e ampi. Pruriti e gonfiori possono verificarsi, ma per qualunque dubbio è meglio rivolgersi al medico. Chi dona sangue, dovrebbe aspettare almeno venti giorni prima di farlo.

Come rimuoverlo

Chi vuole rimuoversi un tatuaggio, deve sempre rivolgersi a un centro medico specializzato, e ci sono varie tecniche che si possono adottare per farlo, ma la più utilizzata e sicura è il laser, che comprende due modalità, ossia l’uso di un picolaser, forte e veloce, oppure l’uso del laser Q-swintched, in grado di rimuovere le macchie e rigenerare la pelle.

Du solito, la rimozione di un tatuaggio può richiedere fino a una quindicina di sedute, e ognuna di esse può costare dai 100 ai 200 euro. C’è da dire che dopo trenta minuti o tre ore da ogni seduta, è possibile che si verifichino sulle zone trattate sanguinamenti, gonfiori e arrossamenti, e nei quindici giorni successivi è bene evitare di esporre l’area alla luce del sole, non passarvi saponi o gel docce per un paio di giorni, non usare l’acqua del rubinetto, sospendere le attività sportive e non graffiare le croste. Si può applicare, però, un impacco di ghiaccio.

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