Salute

Che cos’è l’adenocarcinoma? Approfondiamo l’argomento

L’adenocarcinoma è una tipologia di carcinoma, ovvero un tumore maligno, che trova la sua origine nelle cellule epiteliali presenti negli organi ghiandolari esocrini oppure nelle cellule epiteliali di tessuti con delle proprietà secretorie.

Un esempio di organo ghiandolare esocrino è la mammella oppure il pancreas o, ancora, la prostata; mentre un esempio di tessuto con proprietà secretorie è dato dagli strati di mucosa che ricoprono le pareti interne del colon, dell’esofago, del retto o dello stomaco.

Il nome adenocarcinoma deriva dalla giunzione delle parole: “Adeno” il quale in gergo medico, riporta agli apparati ghiandolari e “Carcinoma” che vuol dire “piaga” o “ulcera”. La parola carcinoma è di origine greca, infatti, deriva infatti dal termine “karkinoma” il quale proviene a sua volta da “karkinos”, ovvero “granchio”.

Esiste un equivalente benigno per l’adenocarcinoma ed è l’adenoma. A volte, questi adenomi si possono trasformare in adenocarcinomi ed è il caso, ad esempio, di quelli del colon-retto i quali derivano, appunto, da adenomi nel colon.

Ottenere una diagnosi: ecco gli strumenti indispensabili

Per ottenere una diagnosi di adenocarcinoma il più possibile accurata e che contenga le informazioni riguardanti la sua gravità, è indispensabile effettuare una biopsia.

Infatti, mediante l’esame bioptico, il medico è in grado di esaminare nel dettaglio tutte le caratteristiche cellulari e quelle molecolari nel tessuto epiteliale maligno che compone la massa tumorale.

Nel descrivere l’adenocarcinoma (e anche per tutti gli altri tumori maligni), sono indispensabili due importanti parametri, ovvero la stadiazione e il grado.

Necessari sia per l’identificazione degli adenocarcinomi che alla loro descrizione sono pure i due test diagnostici conosciuti come la TAC (ovvero Tomografia Assiale Computerizzata) e la risonanza magnetica nucleare (o RMN).

La prima rappresenta un esame che impiega i raggi X per la creazione di immagini tridimensionali in una sezione anatomica. Il dottore la sfrutta anche nel corso delle cure di un adenocarcinoma, con l’obiettivo di valutare gli effetti che stanno avendo i trattamenti terapeutici in corso.

Invece, la risonanza magnetica è una procedura che utilizza le immagini degli organi e dei tessuti interni, ottenendole tramite uno strumento in grado di creare dei campi magnetici a radiofrequenza.

Che prognosi ci sono per l’adenocarcinoma?

Di solito, le prognosi degli adenocarcinomi dipendono sia dalla sua stadiazione che dal suo grado. Ma, come sappiamo, gli studiosi grazie alle borse di studio per la ricerca contro il cancro come quelle offerte dal programma Sergio Lombroso stanno cercando di avvicinarsi il più possibile ad una cura.

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