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Caldo vento del Sahara: caratteristiche, come si manifesta, come si chiama e temperature

Il deserto del Sahara è conosciuto, sicuramente, per le sue alte temperature, che possono anche superare i 50°C. Ma, non solo il caldo, a non mancare mai nel Sahara è anche il vento, che se da un lato può avere una valenza positiva, in quanto contribuisce ad abbassare leggermente le temperature, dall’altra può anche arrivare a velocità talmente elevate da provocare gravi tempeste di sabbia, con incidenti anche mortali. Del resto, nel Sahara il vento è anche indispensabile per garantire il proseguo delle forme di vita, come piante e fiori, visto che è proprio il vento a trasportare pollini e semi nelle diverse aree del deserto. Ma, tornando al vento, ecco che nel deserto del Sahara se ne possono incontrare molti, ognuno con le proprie peculiarità, e che si presentano in periodi e con temperature diverse.  Tra i più noti, sicuramente si possono citare: il Simùn, lo Scirocco (il Ghibli) e l’Harmattan. Di seguito, alcune caratteristiche e informazioni sui venti più rinomati e temuti del Sahara, purtroppo perché troppo spesso sono scenario di tempeste e pericoli imminenti.

Caldo vento del Sahara: il Simùn

Il Simùn è considerato uno dei venti più pericolosi del Sahara. Il nome, infatti, letteralmente si traduce con “vento velenoso”. Si tratta di un vento secco, polveroso e molto forte che proviene dal deserto del Sahara, esponendolo così a temperature molto elevate, che possono raggiungere anche i 54°C, temperature considerate molto pericolose sia per gli uomini che per gli animali. Si presenta nei mesi che vanno da giugno ad agosto e ha una potenza tale da trasportare con se grandi masse di sabbia, trasformando completamente il paesaggio dopo il suo passaggio. Sembrerebbe che la sua potenza sia talmente forte da rischiare di soffocare tutti coloro che si imbattono nella sua furia, nonché provocare svenimenti e colpi di calore, causati dalle elevate temperature.

Caldo vento del Sahara: lo Scirocco (o Ghibli)

Per tutti è lo Scirocco, ma il suo nome originario è Ghibli. Si tratta di un vento caldo e secco che proviene dal deserto del Sahara. Questo vento soffia più di frequente in primavera, ma è presente anche durante il resto dell’anno. Il vento può raggiungere anche le coste libiche e superare i 30°C durante i mesi invernali. Differentemente dallo scirocco classico, il Ghibli è un vento umido e si forma in seguito all’incontro tra aria calda e aria umida. Così come il Simùn, anche questo vento è molto potente e può trascinare via grandi masse di sabbia. È un vento portatore di piogge, ed è l’unico vento che provoca le precipitazioni di sabbia dal deserto del Sahara, la classica pioggia composta da una polverina arancione. Contrariamente all’altro tipo di vento, questo in passato ha avuto anche effetti positivi sull’agricoltura della zona.

Caldo vento del Sahara: Harmattan

È un vento che si presenta principalmente nei mesi che vanno da novembre a marzo, quindi nel periodo invernale. È un vento secco e polveroso che, durante le tempeste può trascinare la sabbia a molti km di distanza. Durante la sua massima potenza, è definito come un vero disastro naturale, in quanto la sabbia da lui trasportata è in grado di limitare seriamente la visibilità e oscurare il sole per diversi giorni, provocando anche seri danni alle compagnie aeree che, in questi casi, si vedono costrette ad annullare i voli.

 

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