Salute

Pupille a spillo: cosa sono, significato, cause e rimedi

Una delle patologie a carico dell’occhio forse meno conosciuta riguarda le pupille a spillo. Tutti sanno che la pupilla si contrae e si dilata in base alla luce che la colpisce, eppure, in alcuni casi, questo costituisce una vera e propria patologia. Patologia che può nascondere disturbi anche molto gravi e che è importante tenere in considerazione.

Cosa sono le pupille a spillo

Le pupille a spillo sono una patologia che può colpire chiunque e che prende anche il nome di “Miosi”. Il termine miosi deriva dal greco e vuol proprio dire “diminuzione”. In questo contesto, infatti, la pupilla si riduce fino a diventare davvero un puntino molto piccolo che ricorda, appunto, la capocchia di uno spillo.

Per essere considerata miosi è necessario che la pupilla si faccia di dimensioni inferiori a 4 millimetri. E’ abbastanza facile riconoscere questa condizione perché è un restringimento molto importante e fuori dalla norma. Per questo motivo non appena si intuisce la possibilità che ci possa essere questa patologia occorre andare immediatamente dal medico per fare esami più approfonditi.

Questo è il campanello d’allarme di patologie più serie che però, se interpretato nel modo corretto, può essere di grandissimo aiuto. Riuscire a riconoscere immediatamente l’insorgenza di una patologia, magari anche grave, è fondamentale per la sua cura. In questo modo è possibile intervenire tempestivamente curando al meglio.

Cause e rimedi della miosi

Il rimpicciolirsi delle pupille avviene a causa della contrazione muscolare dello sfintere dell’iride dell’occhio. Lo sfintere dell’iride non è altro che un fascio molto piccolo di cellule che ha come compito quello di regolare la grandezza della pupilla. Questo restringimento è fisiologico in alcuni casi particolari, come quando si è colpiti da un fascio di luce o si è particolarmente arrabbiati. Ma, in altri casi, è il sintomo di qualche malattia ma anche dall’assunzione di sostanze che hanno questo effetto.

Le cause patologiche che possono provocare la meiosi sono le più svariate. Tutte sono piuttosto complesse e soprattutto importanti come Ictus, Paralisi del simpatico cervicale, Emorragia pontina o intracerebrale, Encefalite letargica, Ischemia cerebrale o anche Siringomielia. In molti altri casi può invece essere sintomo di cefalea, uveite o arteriosclerosi.

In alcuni casi questo è un disturbo genetico ereditario che può nascondere la possibilità di sviluppare una di queste malattie e che quindi deve essere tenuto ancor più sotto controllo. Se si è al corrente che in famiglia ci sono casi di questo tipo, conviene sottoporsi a visite oculistiche specializzate per poter prevenire tutto il possibile e intervenire in modo tempestivo.

Inoltre, se la miosi nasconde sintomi più gravi, si dovranno effettuare altre analisi per riuscire a risalire alla causa e curarla. La miosi, infatti, è solo una conseguenza di qualcosa di più subdolo molto spesso. Se si riesce a capire di cosa si tratta e si riesce a curare, anche la miosi in qualche modo verrà curata.

E’ importante prestare molta attenzione qualora si verificasse questa eventualità e cercare di fare attenzione. Quando si ha un dubbio è meglio ricorrere al parere medico per fugare ogni dubbio.

 

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