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Salute

DSA: cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento

La sigla DSA serve per indicare una serie di problemi legati a delle difficoltà nell’apprendimento, situazioni che emergono durante l’evoluzione e lo sviluppo delle capacità cognitive. I principali disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti sono:

  • dislessia
  • disgrafia
  • discalculia
  • disortografia

Dislessia: caratteristiche principali

La dislessia è un disturbo molto importante da identificare per tempo, infatti se non viene riconosciuto può provocare nel bambino forte insicurezza e fragilità, oltre a risultati scolastici negativi. Un elenco dei sintomi caratteristici di dislessia suddivisi per età del bambino si trova su InfoDSA, il sito della psicologa Marta Marsano, specialista proprio nei DSA.

In particolare si tratta di una difficoltà di lettura, problematica che può riguardare soltanto alcuni caratteri specifici, come numeri, lettere e simboli, oppure più di uno. In questi casi la lettura è estremamente lenta, imprecisa e con evidenti errori, con un deciso rallentamento delle capacità del bambino nell’apprendere nuovi concetti.

Non esiste una soluzione unica per la dislessia, infatti bisogna studiare un intervento personalizzato per ogni soggetto, con esercizi mirati per migliorare la lettura e l’abilità di associazione tra parole scritte e sonorità vocale. Allo stesso tempo si possono valutare delle strategie di supporto, per potenziare la memorizzazione delle informazioni da parte del bambino.

Disgrafia: sintomi e strategie compensative

La disgrafia invece è un disturbo legato alla grafia, in cui i bambini mostrano evidenti difficoltà nell’imparare a scrivere in maniera manuale. La scrittura è un’attività piuttosto complessa, nonostante sia data per scontata dalla maggior parte delle persone, infatti richiede un ottimo equilibrio tra il cervello e i muscoli degli arti superiori.

Nei soggetti con disgrafia si possono manifestare situazioni come posture incorrette, una grafia di pessima qualità, la mancanza di proporzioni nelle lettere, l’assenza di spazialità nella pagina e in genere un aspetto grafico che può diventare quasi del tutto illeggibile. In questi casi è opportuno sottoporre il bambino a un serie di esercizi di potenziamento della scrittura, attraverso strategie personalizzate per compensare tale deficit.

Discalculia: di cosa si tratta

Un altro disturbo specifico dell’apprendimento è la discalculia, ovvero la difficoltà di calcolo. Tale problematica è evidente quando il bambino non riesce ad effettuare semplici operazioni aritmetiche, a causa dell’impossibilità di riconoscere alcuni numeri e rappresentarli tramite il modello associativo. La discalculia può manifestarsi anche nel non riuscire a risolvere problemi matematici, oppure nel contare in maniera progressiva.

In seguito a un’adeguata valutazione clinica è possibile pianificare un intervento mirato, al fine di aumentare le capacità del piccolo nei confronti del mondo matematico-aritmetico. Questa condizione non deve essere confusa con una certa riluttanza verso le materie logico-scientifiche, poiché si tratta invece di una condizione del tutto ingestibile da parte della persona colpita da questo tipo di DSA.

Disortografia: come riconoscere questo DSA

Meno conosciuta ma altrettanto presente tra i disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti a livello normativo, la disortografia non permette al bambino di trasformare il linguaggio verbale nella parola scritta. Ciò avviene perché si riscontra una difficoltà nell’associazione dei simboli sonori, perciò risulta impossibile riprodurre con dei caratteri il suono di una parola pronunciata ad alta voce.

Tale problema di linguaggio richiede anch’esso un trattamento personalizzato, dopo una diagnosi professionale realizzata da parte di uno specialista accreditato. La scuola in particolare deve mettere a disposizione del bambino delle risorse adeguate, allo stesso tempo il processo educativo prevede un impegno costante anche all’interno dell’ambiente domestico.

Le cause dei disturbi specifici dell’apprendimento

In condizioni normali l’apprendimento è un processo evolutivo del tutto naturale, un insieme di capacità che si potenziano nel corso degli anni, con alcune attività primarie realizzate durante l’età infantile. Si tratta ad esempio del linguaggio, della scrittura e del calcolo, abilità sviluppate grazie a modelli associativi e sistemi neurobiologici estremamente complessi.

Quando si presenta un disturbo nell’apprendimento viene meno la capacità del bambino di decifrare lo spazio intorno a sé, mostrando difficoltà più o meno gravi rispetto al resto dei suoi coetanei. Le cause possono essere numerose, ad esempio traumi, blocchi psicologici, problemi di tipo relazionale oppure la mancanza di stimoli educativi.

Disturbi specifici dell’apprendimento: diagnosi e interventi

Uno degli aspetti più importanti nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento è la diagnosi DSA, la quale deve essere effettuata da uno specialista qualificato, ovvero uno psicologo o un medico accreditato. Dopodiché le normative di legge prevedono appositi programmi di supporto, affinché siano messi a disposizione del bambino strategie di apprendimento differenziate.

Il percorso è lungo e complesso in quanto bisogna agire su più fronti, da un lato potenziare le capacità del piccolo con esercizi e metodologie specifiche, dall’altro risalire alle cause psicologiche del disturbo per trattarlo in maniera adeguata, evitando che possa comportare problemi durante l’età adulta. Purtroppo non è possibile per un bambino con DSA ottenere un insegnante di sostegno, tuttavia per la legge 170/10 si ha diritto a materiale complementare e tecnologie compensative di supporto.

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