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Microinfluencer: come diventare influencer di micro nicchia

Probabilmente avrai già sentito parlare di microinfluencer, un fenomeno in forte crescita e una figura sempre più ricercata dalle aziende. I brand che investono nell’influencer marketing stanno cambiando il loro approccio, preferendo le collaborazioni con le persone influenti nelle micro nicchie, dei settore altamente specifici con un pubblico ben definito.

Questa modalità di collaborazione è molto gettonata dalle imprese, poiché garantisce una spesa più contenuta e un ritorno economico maggiore, un modo per ottimizzare le campagne sui social e ottenere un ritorno sull’investimento più elevato. L’incremento della domanda sta offrendo ottime opportunità per chi ha un profilo molto dettagliato, perciò vediamo come diventare un microinfluencer e in che modo sfruttare questa possibilità.

Chi è un microinfluencer

Un microinfluencer è una persona con un profilo Instagram molto accurato, con pochi followers ma tutti profilati in base al target di riferimento, un aspetto che assicura un tasso di engagement elevato. In questo modo non serve avere milioni di seguitori, in quanto bastano appena poche migliaia di followers, purché la nicchia sia quella giusta e la community molto attiva e coinvolta nei contenuti proposti.

Secondo il report 2019 di Influencer Marketing Hub, le collaborazioni tra microinfluencer e brand sono aumentate del 300% dal 2016 ad oggi, un trend che interessa i profili con un seguito di utenti compreso tra 10 e 100 mila followers. Il segreto dell’appeal è la forte interazione tra l’influencer e gli utenti, una sinergia che porta alla condivisione e alla partecipazione i seguitori con un engagement impossibile per i grandi personaggi con milioni di fans.

Come diventare un microinfluencer

Trasformarsi in un microinfluencer non è semplice, per questo motivo è importante rivolgersi sempre ad aziende e professionisti specializzati per ricevere tutto il supporto necessario. In questo campo, infatti, agenzie come i professionisti della piattaforma visibilitypack.com consentono di ottenere la giusta assistenza, per aumentare rapidamente la popolarità sui social e ottimizzare gli investimenti da effettuare.

Ad ogni modo è essenziale scegliere la nicchia giusta, individuando un settore che sia interessante per le aziende, con un target di utenti adeguato e una competitività non eccessiva per emergere velocemente. Queste informazioni si possono ottenere attraverso indagini di mercato, operazioni preliminari di analisi, studio e pianificazione che consentono di realizzare un business plan dettagliato, per non sprecare tempo e risorse  ma muoversi con la dovuta programmazione.

I brand che cercano i microinfluencer non vogliono vedere grandi numeri, ma sono alla ricerca di profili molto verticali con un livello di interazioni nella community elevato. In questo caso, dunque, è necessario puntare sulla qualità e non sulla quantità, realizzando contenuti ad alto coinvolgimento in grado di soddisfare le esigenze degli utenti. Le micro nicchie offrono grandi opportunità, in quanto sono numerosi i settori specifici che non sono ancora saturi, con un’offerta di microinfluencer ben al di sotto della domanda.

Per raggiungere dei risultati concreti è fondamentale trovare una nicchia in cui si può offrire qualcosa di utile agli utenti, mettendo a disposizione la propria esperienza e dei consigli veramente interessanti, che possono migliorare la vita delle persone. Dopodiché la forma deve essere perfetta, quindi vanno curati in modo maniacale il copy, le foto, la pianificazione dei post, il momento di pubblicazione, lo stile comunicativo e tutti gli aspetti che contribuiscono a costruire un profilo di microinfluencer di successo.

I microinfluencer italiani a cui ispirarsi

Per capire come diventare un microinfluencer è possibile ispirarsi ad alcuni dei profili più in vista in questo settore, un modo per tentare di carpire i loro segreti e scoprire quali sono i fattori che li differenziano rispetto agli altri. Un profilo da analizzare è senza dubbio quello di Simone Mondino, un fotografo appassionato della montagna con 69 mila follower su Instagram, con un tasso di engagement molto elevato per ogni post pubblicato e una fidelity piuttosto alta.

Lo stesso vale per Alessandra Ventura, amante della moda e dell’arte con più di 94 mila follower su IG, in grado di creare una community molto affiatata con un grado di interazione davvero sorprendente. Un microinfluencer molto gettonato è Daniele Condotta, 88 mila followers su Instagram, un comico, cabarettista e scrittore molto seguito con il suo profilo IG, attraverso il quale sponsorizza anche i suoi lavori come il suo ultimo libro Uomini VS Donne.

I creators di oggi specializzati nelle micro nicchie spesso vantano un business invidiabile, infatti il profilo è uno strumento per ottimizzare le strategie di marketing e sfruttare i mezzi digitali per attività commerciali, lavorando con i brand e proponendo anche prodotti e servizi propri. Instagram è sempre di più un canale indispensabile, tuttavia non serve più un profilo con milioni di followers per guadagnare con IG, poiché basta un pubblico profilato e un lavoro accurato sull’engagement.

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