La surroga del mutuo è un’ottima occasione per risparmiare sulla rata del tuo finanziamento. Ovviamente prima di procedere ci sono alcune cose che devi sapere perché non è sempre conveniente. In questa breve guida vedremo quali sono gli scenari ideali per richiedere la surroga del mutuo e abbattere i costi della tua rata mensile.
Cos’è la surroga?
Il manuale standard in materia di prestiti e finanziamenti riporta che una surroga del mutuo ha senso quando i tassi di interesse scendono. In pratica richiedendo la surrogazione il titolare di un mutuo ipotecario può contrattare condizioni più favorevoli migrando il finanziamento presso un altro ente creditizio. In questo modo, teoricamente, otterrà una rata inferiore senza doversi fare carico delle spese accessorie.
Il termine corretto per fare riferimento alla surroga del mutuo è “portabilità del mutuo ipotecario” e fa riferimento alla possibilità di spostare un finanziamento acceso per pagare un immobile. Si tratta di un preciso diritto che nasce per abolire i costi di portabilità che oggi non esistono più, o quasi!
Ma quando conviene veramente?
La convenienza è data dall’andamento di Euribor ed Euris, i valori di riferimento dei tassi di interesse applicati su mutui a tasso fisso e variabile. Gli indicatori sono influenzati sia dalle politiche interne della banca che dall’andamento dei mercati e della moneta, per cui i calcoli da fare sono relativamente complessi. In teoria qualsiasi momento può essere positivo per richiedere una surroga, magari durante periodi di opportunità e promozioni proposte dai vari istituti di credito i tassi interbancari, che attualmente sono molto bassi, potrebbero sempre salire molto velocemente. La convenienza è sempre garantita da una riflessione ponderata. Quindi occorre fare un preventivo per la surroga del mutuo e valutare le proposte con una certa attenzione.
Il calcolo della miglior rata
È con la Legge Bersani (la n. 40 del 2007) che le liberalizzazioni finanziarie e in altri settori hanno permesso di accedere alla surroga in modo gratuito. Quindi questo significa che la banca non può in alcun modo addebitare commissioni. L’assenza di oneri e la possibilità di trattare una rata più conveniente, tuttavia, sono solo un volto della medaglia. Difatti per il calcolo della surroga servirà contattare un consulente che valuterà il tasso di interesse applicato e il costo delle coperture e delle spese accessorie. Queste riguarderanno l’incasso della rata, l’imposta sostitutiva obbligatoria, ecc.
Normalmente si procede chiedendo presso vari istituti quali sono le proposte di surroga per poi affidarsi a quella più conveniente. Una volta stabilito l’ente presso cui spostare il mutuo si avvierà la procedura di trasferimento con un obbligatorio preavviso di trenta giorni. Entro questo arco di tempo la banca deve concedere il via libera e, al tempo stesso, bisogna sottoscrivere il nuovo contratto.
Una differenza importante.
La surroga non corrisponde alla sostituzione o alla rinegoziazione. Nel primo caso ci riferiamo ad un mutuo ipotecario ex-novo presso un altro ente creditizio con i costi a carico per l’istruttoria, la perizia e le spese di commissione. La rinegoziazione, invece, riguarda una nuova proposta con la stessa banca presso la quale hai già acceso il mutuo. Sono altri casi in cui si possono ottenere condizioni migliori ma che non hanno nulla a che vedere con la surroga.