L’opera di Amleto è particolarmente conosciuta principalmente per il suo celebre soliloquio che inizia con “Essere o non essere questo è il dilemma” presente nel terzo atto. Spesso, questa scena viene erroneamente rappresentata con Amleto che regge il teschio di Yorick, anche se durante il soliloquio del protagonista, questo strano personaggio non compare. Chi era dunque Yorick? Innanzitutto bisogna specificare che il vero momento in cui Amleto ne regge il teschio è il quinto atto nella prima scena. Qui, infatti, Amleto scopre il teschio del buffone di corte.
La scena è stata confusa nella cultura popolare, dove si è immaginato che il soliloquio di Amleto fosse rivolto a Yorick e alla scoperta del suo teschio, ma invece fa una profonda riflessione sulla morte. Amleto, dopo aver scoperto che suo padre in realtà è stato ucciso, si incupisce, e comincia a fare riflessioni sulla vita e sulla morte, sul suicidio, e sul perché le persone non hanno coraggio di togliersi la vita.
Niente a che fare, dunque, sulla scoperta del teschio di Yorick, il quale viene inserito nel dramma come elemento simbolico.
Trama dell’Amleto
La vicenda è ambientata a Elsinore, in Danimarca. Si narra di apparizioni di spiriti che avvengono al castello, e si pensa si tratti del vecchio re morto per cause misteriose. Questo spirito compare davanti ad Amleto, e gli rivela di essere stato in realtà assassinato da suo fratello Claudio.
Amleto, amareggiato da queste nuove rivelazioni, si incupisce e lascia che la madre e il re lo credano pazzo. Rifiuta Ofelia, mette in atto una scena teatrale sulla morte del padre, e comincia ad isolarsi.
La madre accorre nella sua stanza per indagare su cosa affligge Amleto, chiedendo a Polonio di nascondersi e ascoltare la loro conversazione. In questa occasione Polonio viene ucciso per errore da Amleto che credeva si trattasse dello zio Claudio.
Ofelia, figlia di Polonio, si uccide dopo aver appreso la notizia, e Laerte sfida Amleto a duello. Durante questo scontro, la madre di Amleto morirà per errore, e Laerte si toglie dopo aver colpito Amleto. Quest’ultimo, prima di morire, vendica il padre uccidendo re Claudio, e nomina Fortebraccio come suo predecessore.
Amleto ne regge il teschio: il personaggio di Yorick
Il personaggio di Yorick appare solo nel quinto atto del dramma. Non è uno dei personaggi principali della vicenda, e compare solo sotto forma di teschio.
Amleto, mentre scava una fossa per seppellire Ofelia, ritrova il teschio del povero Yorick, un buffone di corte presente durante la sua infanzia. A questo punto, il protagonista della vicenda comincia a ricordare tutti i lazzi in cui il garzone si esibiva per compiacerlo.
Vi sono numerose interpretazioni sul suo ruolo: si pensa che Yorick rappresenti un richiamo alla giovinezza di Amleto, oppure uno spunto per presentare meglio il protagonista.
In realtà, la figura del teschio di Yorick viene inserita come memento mori, anticipando quindi il finale del dramma.