Sblocco diaframma
Salute

Sblocco diaframma: perché farlo e con quali tecniche

Probabilmente vi è capitato più volte di vivere quella brutta sensazione di non essere più in grado di respirare, unitamente ad un dolore acuto alle scapole. Se ti è successo, vuol dire che avevi tensione, oppure una contrattura diaframmatica. Come effettuare uno sblocco del diaframma in questi casi?

L’unico modo per risolvere questa situazione, e riprendere a respirare normalmente, è quello di fare esercizi per renderlo più flessibile e tonico. Proprio come ogni muscolo del corpo, infatti, il diaframma va rinforzato, allenato, reso più flessibile, e più disteso, in modo che si mantenga senza tensione. Lo si può fare con degli esercizi che controllano la respirazione, e che prevengono eventuali contratture. Questi esercizi si possono eseguire da soli e tranquillamente a casa, senza fare particolari sforzi e senza utilizzare attrezzi specifici. Prima di fare ciò, tuttavia, bisogna capire bene come funziona il diaframma, e perché è così importante per il nostro corpo.

Che cos’è il diaframma? Come funziona?

Il diaframma è un muscolo posizionato al centro del tronco, che corro lungo tutta la cavità toracica. Separa quindi il petto dall’addome.

Il suo ruolo principale è quello di permette l’inspirazione e l’espirazione contraendosi e rilassandosi. Quando immettiamo aria nel corpo, infatti, il diaframma si abbassa, e quindi si contrae, permettendo l’ingresso di questa nei polmoni. Al contrario, quando espiriamo, e quindi buttiamo fuori l’aria, il diaframma si rilassa, tornando alla sua sede originaria, e schiacciando di conseguenza i polmoni stimolare la fuoriuscita del respiro.

Sblocco diaframma: perché questo muscolo si infiamma?

Dopo aver compreso l’importanza del diaframma, è essenziale capire perché questo si infiammi, o subisca delle contratture.

Il diaframma è un muscolo importantissimo per il nostro corpo, perché permette di respirare nel modo corretto, è quindi essenziale salvaguardarne la giusta salute. A volte, però, accade che non si respiri in modo corretto, e che se ne provochi un grave affaticamento, piuttosto che una contrattura diaframmatica.

La respirazione, infatti, dovrebbe cominciare dal diaframma, e non dal petto, o dalla gabbia toracica. In questo modo si evitano tensioni alle spalle, alla cervicale, e al collo. Inoltre, facendo partire la respirazione direttamente dal diaframma, si permette di inglobare in modo naturale più aria nel corpo.

Anche una tosse persistente o l’iperventilazione ansiosa potrebbero far infiammare il diaframma generando allo stesso tempo tensioni nel collo e nelle spalle.

L’unico modo per migliorare la situazione è eseguire degli esercizi di controllo del respiro, in modo da far funzionare il muscolo nel modo corretto, e sciogliere eventuali tensioni che si sono formate.

Sblocco diaframma: quali esercizi eseguire?

Vi sono diversi esercizi da poter eseguire per prevenire, o risolvere una tensione diaframmatica. Questi esercizi possono essere svolti comodamente a casa propria, partendo dalla posizione sdraiata o in piedi.

Il primo esercizio è quello di controllare il respiro tenendo una mano sulla pancia, e una sul petto. Durante la respirazione, controllare il respiro in modo che il torace resti fermo, e la pacia si gonfi o sgonfi a seconda della fase di respirazione. Bisogna cercare di eseguire almeno venti respirazioni di questo tipo per due volte al giorno.

Il secondo esercizio si esegue esattamente nel modo opposto: durante la respirazione si deve muovere il petto lasciando ferma la pancia. In questo caso la respirazione è data dal movimento dei muscoli pettorali, e solo in minima parte dal diaframma.

Questi due esercizi possono essere anche alternati, eseguendo prima venti ripetizioni del primo, e poi dieci del secondo. Sono consigliati sia in caso di ansia, che in caso di affaticamento del diaframma.

 

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