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Economia

Calcolo buste paga: quali fattori bisogna considerare? Cosa si detrae?

Quando si tratta di denaro, tutti noi siamo davvero molto attenti: questo perché avere a disposizione una buona base economica ci permette di poter accedere a servizi, di qualsiasi natura e, in generale, di poterci godere al meglio quelli che sono i piaceri della vita. Proprio per questo motivo risulta davvero necessario lavorare e, come avrete capito bene da questa introduzione, oggi ci occupiamo proprio del calcolo della buste paga: vediamo insieme quali fattori bisogna considerare e cosa si detrae.

Il lavoro deve essere un’attività positiva e che ci deve far stare bene, tuttavia è anche normale pensare e prefiggersi l’obiettivo di ricevere una buona paga. Tutti noi guardiamo ai primi del mese come una delle tante gioie della vita proprio perché arriva il nostro caro e sudato stipendio; allo stesso tempo sappiamo bene che le normative fiscali siano davvero molto rigide e che la busta paga sia normalmente oggetto di trattenute. Ora entriamo nel vivo della guida e scopriamo insieme come calcolare bene le buste paga.

Come funziona

Innanzitutto uno dei concetti fondamentali per capire al meglio la busta paga è indubbiamente la nozione di L.U.L.: questo acronimo ha il significato di “Libro Unico del Lavoro”, oggetto sul quale ogni azienda ha l’obbligo di presentare quelli che sono i dati relativi dei dipendenti. Su questo registro è possibile, infatti: segnare i dati anagrafici del dipendente e i relativi dati aziendali, la sua retribuzione lorda e netta e ovviamente un calendario dove sono indicate le presenze.

A partire da queste informazioni, viene costruita la busta paga che ovviamente terrà conto della mansione svolta dal dipendente ed inoltre anche dal numero di ore effettivamente svolte. Da quelle che sono, inoltre, le normative generali sappiamo che vi sia una retribuzione minima a partire dalla quale viene calcolato lo stipendio; a partire dalla retribuzione minima, possono aversi alcune agevolazioni, fra cui appunto gli scatti di anzianità che hanno una durata biennale e triennale: questo beneficio viene concesso a partire dal mese successivo dello scatto.

Ad ogni modo, rispetto quella che è la retribuzione minima, lo stipendio può tranquillamente lievitare previo accordo fra le due parti. Per quanto riguarda ancora l’orario , all’interno della busta paga, sarà possibile trovare una voce di lavoro ordinario dove viene indicato il numero di ore effettivamente svolto in modo ordinario. Superate le ore ordinarie, verrà considerato il lavoro straordinario: ovviamente per quanto riguarda il lavoro straordinario queste dovranno essere retribuite secondo la stessa quota prevista per quella operare, con inoltre una maggiorazione sancita all’interno del C.C.N.L.

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