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Come garantire l’acqua al tuo giardino mentre sei in vacanza

Prendersi cura delle piante ornamentali in casa è abbastanza semplice anche quando si è costretti ad assentarsi per un lungo periodo di vacanza.

La mente umana ne ha escogitati di modi pratici ed efficaci! Per esempio le bottiglie rovesciate, posizionate il più vicino possibile al fusto dopo averle riempite d’acqua, chiuse e forato con uno spillo il tappo. Proprio attraverso quelle fessure l’acqua sarà rilasciata gradualmente durante la nostra assenza.

O ancora attraverso l’uso di corde che impregnandosi d’acqua dopo aver immerso un capo in una ciotola la portano fino alla pianta nel terreno della quale si posizionerà l’altro capo della corda. Rimedi semplici ma che rendono il servizio di irrigazione costante e soddisfacente.

In commercio comunque esistono degli attrezzi facilitatori come gli erogatori da installare sulle normali bottiglie di plastica, l’acqua in gel e gli irrigatori microporosi.

Ma prendersi cura di un giardino è un’altra cosa. Irrigare un prato, le aiuole e magari anche il piccolo orticello è ben più impegnativo e bisognerà progettare e di impiantare un sistema di irrigazione più moderno e tecnologico. Questo intervento va pensato in sede di arredo terrazzo che molto spesso ospita giardini meravigliosi.

Come scegliere il sistema di irrigazione più adatto alle nostre esigenze

Fra i diversi tipi di impianti consigliati per il fai-da-te che molti amano esistono diversi tipi fra cui orientarsi. L’impianto di irrigazione fuori terra, quello a goccia e il sistema di irrigazione interrata sono le tre opzioni più comuni.

Irrigazione fuori terra

Il primo, l’impianto di irrigazione fuori terra, è quello più semplice, decisamente: l’acqua viene distribuita tramite tubazioni, fisse o mobili, alle estremità delle quali ci sono dei beccucci che irradiano acqua a getti o a lance. In questo caso però, in mancanza dell’operatore che lo azioni, bisognerà regolare il getto a un’intensità minima e lasciare l’acqua aperta per tutta la nostra assenza in modo che l’irrigazione sia costante anche se ridotta. Opzione possibile, ma vivamente sconsigliata.

Il modo migliore per irrigare le piante e il tappeto erboso del giardino quando siamo assenti è, dunque, l’impianto di irrigazione gestito da una centralina: in questo modo, con un’opportuna programmazione dei cicli di irrigazione e un sensore di umidità collegato all’impianto, si avrà un’adeguata sicurezza sia per quanto riguarda l’effettivo apporto di acqua al giardino, sia circa il sicuro evito di sprechi.

Irrigazione a goccia

Il sistema di irrigazione a goccia si avvale di tubi ad ali gocciolanti o tubi porosi. Anche in questo caso, o si ricorre a collegare un timer, ossia la centralina automatizzata, che avvii l’apertura dell’acqua a un certo orario e per una durata limitata, oppure bisognerà lasciare i rubinetti aperti per tutta la nostra assenza, il che non è certo la soluzione ideale.

Irrigazione interrata

Da ultimo il sistema di irrigazione interrata che prevede, appunto, il suo impianto sotto terra, consente una irrigazione a getti a scomparsa, che è sicuramente la più costosa e tecnologicamente avanzata, e che ha in progettazione l’elemento fondamentale della centralina automatizzata.

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