Formazione

Ingegneria gestionale: gli ingegneri in Italia sono sempre più richiesti

La scelta di un percorso di laurea non può prescindere dall’analisi del mercato occupazionale e degli sbocchi che esso offre. A ben pensare, quando si immagina il proprio futuro lavorativo, non bisogna dimenticare di valutare alcuni elementi fondamentali ai fini di questa scelta: passioni, aspirazioni personali e andamento del mercato del lavoro. Nonostante si millanti già da molti anni ormai una costante contrazione dell’offerta di lavoro, è bene sottolineare, infatti, che questa non riguarda tutte le professioni e gli indirizzi di studio, alcuni ne sono più colpiti di altri.

In controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato lavorativo, vi sono certe professioni che sembrano andare letteralmente “a ruba” rispetto ad altre e talvolta è persino difficile riuscire a trovare personale qualificato per queste mansioni.

Tra queste spicca la figura dell’ingegnere gestionale, una nuova branca dell’ingegneria che abbraccia trasversalmente molte discipline, per formare menti in grado di occuparsi in maniera efficace dell’organizzazione e gestione dei principali organismi pubblici e privati.

Per diventare un ingegnere gestionale, esattamente come accade per tutti gli altri indirizzi, è necessario conseguire una laurea specifica. Questo contempla sia la possibilità di acquisire il titolo di laurea in ingegneria gestionale online, sia di seguire un percorso di studi tradizionale presso un ateneo fisico. I due titoli, infatti, si equiparano a livello legislativo e sono entrambi ufficialmente riconosciuti e spendibili nel mondo del lavoro. Senz’altro un’ottima opportunità per chi ha sempre dovuto rinunciare ad una laurea per ragioni di tempo o perché impossibilitato a raggiungere la sede della facoltà presso l’ateneo erogante.

Studiare presso la facoltà di ingegneria online, di fatto, consente di fruire delle lezioni a distanza, in qualunque momento e in ogni dove, purché dotati di dispositivo digitale e connessione a internet. In questo modo, organizzarsi in base alle proprie esigenze personali è possibile e consente di arrivare al raggiungimento del titolo senza necessariamente rinunciare ad altri impegni personali o lavorativi.

Ingegneria Gestionale: parliamo di numeri

Spostando lo sguardo sulle reali opportunità di lavoro, una volta conseguito il titolo di ingegnere gestionale, basta dare un’occhiata ai numeri che riguardano l’occupazione di questa figura professionale negli ultimi anni.

Secondo quanto reso noto da Excelsior Unioncamere, nel 2020 sono stati inseriti nel mondo del lavoro circa 11.101 ingegneri gestionali, di cui oltre la metà con contratto a tempo indeterminato (oltre il 67%), mentre il 31% con contratto a tempo determinato. Queste assunzioni riguardano più che altro il comparto delle PMI.

A proposito delle opportunità di occupazione, è interessante notare come dallo stesso studio emerga una certa difficoltà a individuare professionisti del settore. Si evince, di conseguenza, la forte richiesta di figure specializzate in questa branca dell’ingegneria, dal comparto aziendale italiano.

Quali funzioni ricopre l’ingegnere gestionale

Abbiamo già accennato che uno dei punti forti dell’ingegnere gestionale è la sua formazione multidisciplinare e la trasversalità delle sue funzioni, una volta abilitato alla professione.

Tra le principali mansioni che è chiamato a svolgere, dunque, rientrano facilmente la pianificazione strategica aziendale, la gestione del rischio d’impresa, il controllo qualità e di gestione, ma anche l’intera organizzazione aziendale e la progettazione e gestione operativa sia dei processi che della logistica.

Va da sé quindi che le competenze da acquisire debbano spaziare necessariamente dal calcolo fino ai processi di impresa, senza dimenticare nozioni di contabilità, gestione aziendale, processi decisionali e di natura matematica e tecnologica.

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