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Tecnologia

Le email più moleste: come riconoscerle e cosa fare

Al giorno d’oggi, dove tutto è legato alla tecnologia, tutti possediamo almeno un indirizzo di posta elettronica, in alcuni casi anche più di uno. Molte operazioni e comunicazioni avvengono ormai solo attraverso le email ed è per questo che l’indirizzo di posta elettronica non è più solo riservato e conosciuto dal proprietario, bensì viene spesso rilasciato presso uffici, istituti, negozi e siti online, permettendogli così di girare nel web. Ecco anche perchè capita sempre più frequentemente di vedersi arrivare delle comunicazioni da mittenti che direttamente non si conoscono ma che sono venuti in possesso del nostro indirizzo email. La maggior parte delle comunicazioni, fortunatamente, anche se a volte può essere fastidiosa, come nel caso di negozi che inviano sconti su determinati prodotti o utenze che comunicano le promozioni più convenienti, non sono pericolose. Una volta letto il contenuto, ci si sente liberi di cancellarle o meno. Diverso, invece, è il discorso delle email moleste, cioè quelle che nascondono, dietro a una comunicazione o a una richiesta, un tentativo di truffa o d furto dei dati personali. Di seguito, alcuni chiarimenti su quelle che vengono considerate le email più moleste e su come fare per riconoscerle.

Le email più moleste: come riconoscerle

Ogni giorno si ricevono tantissime email e molto spesso non si riesce nemmeno a stare dietro a tutte, leggerle e valutarle con attenzione. Ma, è importante imparare a riconoscere quelle email, contenente messaggi, annunci e promozioni, che, se non valutate correttamente, possono rappresentare una minaccia per il computer così come per i dati che contiene e quelli a esso correlati. Questa minaccia prende il nome di phishing, e consiste nel tentativo di estorcere le informazioni e i dati degli utenti a cui è diretta la mail. La truffa più diffusa è quella della finta mail che sembra provenire dalla banca o dalle poste dove viene chiesto al destinatario di inserire i propri dati e i PIN delle carte per un controllo interno. Ecco, questo è un esempio pratico di come provare a truffare il destinatario della mail, in quanto una volta rubati questi dati, i malfattori hanno tutto ciò che gli occorre per prelevare soldi dai conti correnti. Ormai, le stesse banche e le poste hanno imparato a prevenire queste truffe, inviando preventivamente una mail di allerta ai propri clienti dove li esorta a prestare attenzione ad alcuni messaggi che potrebbero arrivare e a non fornire mai dati personali per email. In ogni caso, alcuni accorgimenti per individuare queste mail moleste ci sono. Ad esempio:

  • il mittente ha un indirizzo mail generico, magari che termina con @libero.it, quindi non identificativo di un gruppo bancario o postale
  • l’indirizzo email del mittente è molto simile a un nome o brand noto ma differisce leggermente, ad esempio invece di leggere “posteitaliane” si potrebbe leggere “posseitaliane”
  • le email che arrivano spesso contengono errori grammaticali che fanno subito pensare a un testo non originale
  • all’interno della mail sono presenti allegati da scaricare, link da cliccare e richieste allarmanti a cui rispondere subito. Quest’ultimo punto è assolutamente voluto proprio per non lasciare il tempo all’utente di ragionare su quanto ricevuto e informare i reali riferimenti.

Le email più moleste: cosa fare

Iniziamo con il rassicurare che la ricezione di queste email, così come la lettura, non mette in pericolo il pc e i propri dati. È però importante non aprire alcun allegato, non cliccare su nessun link e non inserire i propri dati. L’unica cosa da fare è avvertire le autorità e i servizi che qualcuno sta utilizzano i loro nomi per truffare i clienti.

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