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Tecnologia

Microlocalizzazione iBeacon: che cos’è? Come si fa funzionare?

Forse non tutti avranno sentito parlare degli iBeacon, ma sicuramente sapranno cosa si intende per geo localizzazione. Sarà capitato di leggere questa impostazione moltissime volte sullo schermo degli smartphone. Bene, fondendo i due concetti, ecco che si ottiene una tecnologia che attraverso l’uso del bluetooth 4.0, cioè quello a basso consumo, può segnalare in un raggio breve di distanza, informazioni e servizi localizzati per gli smartphone. Questo si intende quando si parla di microlocalizzazione iBeacon.

Microlocalizzazione iBeacon: che cos’è?

L’iBeacon è la tecnologia a marchio Apple, ma che è possibile utilizzare anche su altre piattaforme, come per esempio Android e Windows Phone. È un sistema di posizionamento indoor, che utilizza il bluetooth 4.0, cioè a bassa energia, per inviare informazioni e segnalazioni nella breve distanza, tra i dispositivi smartphone e i beacon, che possono rimanere attivi anche per lunghi periodi, senza essere ricaricati alla rete elettrica. Un esempio della navigazione indoor, per rendere il concetto più concreto, potrebbe essere quello di una tecnologia che, applicata all’interno di un ambiente chiuso, permette di guidare un visitatore all’interno di tutto l’ambiente che lo circonda, una sorta di guida virtuale.

Tramite l’utilizzo del bluetooth, l’iBeacon trasmette un identificativo unico universale, che sarà poi tradotto dall’app o sistema operativo di riferimento per giungere poi al compimento delle azioni previste. L’iBeacon è un metodo entrato da poco nella tecnologia, tanto che può essere utilizzato solo da iPhone, a partire dal modello 4 a salire, da Android con versioni comprese e superiori alla 4.3, da iPad, di terza generazione o successivi, mini iPad e iPod touch, a partire dalla quinta generazione.

Microlocalizzazione iBeacon: come si fa funzionare?

Come anticipato, gli iBeacons sono come dei piccoli ricettori che trasmettono un segnale quando lo smartphone si avvicina la loro raggio di azione. Ad esempio, se all’interno di un negozio, o di un museo, è prevista questa impostazione e lo smartphone ha il bluetooth attivo, sullo smartphone arriverà un segnale di notifica sullo schermo per segnalare l’informazione impostata. Tale tecnologia che consente di inviare messaggi a coloro che si aggirano nelle vicinanze di un determinato luogo, è un valore aggiunto, in quanto permette di far conoscere offerte, visite, posti che magari si ignorerebbero, nonostante si stia passeggiando nelle loro vicinanze. È un modo per attirare l’attenzione su quel determinato luogo e scaturire una curiosità nel passante.

Il sistema iBeacons si attiva tramite la trasmissione di un identificativo unico universale all’interno di una determinata area, ed è così partono le notifiche all’utente, attivate non dall’iBeacon ma dal sistema operativo installato sullo smartphone. La trasmissione degli iBeacon può essere ovviamente modificata seguendo le impostazioni sul proprio telefono, variando sia la potenza che la frequenza di trasmissione, oltre che i valori Major e Minor. Questi ultimi due valori sono coloro che permettono all’app di identificare gli iBeacon. L’utilizzo di questa tecnologia può essere anche un valido strumento di analisi per monitorare le abitudini dei visitatori di un museo o per i clienti di un negozio.

 

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