Qualsiasi rapporto sussista con una persona che sia per lavoro, amicizia o amore quando viene meno la fiducia è naturale che sorgano dei sospetti. Qualcuno inizia a osservare il comportamento degli altri cercando di comprenderne gli atteggiamenti, talvolta anomali, altri invece iniziano a sorvegliare il cellulare, i profili social cercando possibili indizi di un tradimento.
Altri ancora, invece, decidono di affidarsi a dei professionisti come gli investigatori privati per non cadere nel reato. Cerchiamo di capire in quali casi secondo la legge si può fare pedinare una persona e quanto può costare rivolgersi a un detective privato per questo tipo di servizio.
Quanto può costare fare pedinare una persona?
Il costo di un investigatore privato è un dato che può subire delle variazioni anche molto alte, a seconda di una serie di fattori che possono influire. Il tariffario base di ogni agenzia investigativa professionale deve essere approvato dalla Prefettura di competenza territoriale. Sul documento che viene presentato all’Ente competente vengono elencati i massimi e i minimi delle tariffe orarie a persona. In genere si aggirano tra i 30€ e i 90€ e possono variare a seconda dell’esperienza dell’investigatore o in base del tipo di servizio che deve svolgere.
Una volta che vengono visionati i tariffari, questi verranno approvati oppure respinti. In ogni caso, i prezzi non sono comprensivi di iva ed eventuali spese extra. Una delle possibili variabili è la complessità del caso. In base alle caratteristiche presentate dal cliente, durante il primo incontro esplicativo, si potranno valutare le variabili che potrebbero entrare in gioco e che andrebbero ad aumentare la durata delle operazioni dell’investigatore privato.
Il consiglio è sempre quello di affidarsi ad investigatori professionisti, come l’agenzia Iuris Investigazioni che offre da tanti anni un servizio discreto e di qualità ai propri clienti. Puoi trovare maggiori informazioni sulle tipologie di servizi offerti collegandoti sul sito ufficiale investigatorebari.it e chiedere maggiori informazioni per ricevere una prima consulenza gratuita immediata.
Pedinare una persona è reato? Cosa dice la legge
La legge non sembra prevedere sanzioni a carico di chi pedina una persona, sia che si tratti di un conoscente che di un familiare o di uno sconosciuto. Questa attività, però, non deve diventare di tipo ossessivo né deve invadere la sfera privata degli altri perché in tal caso si trasformerebbe in una condotta penalmente illecita che può essere punita per legge come molestia o stalking.
Pertanto, secondo la legge sembra essere possibile osservare i comportamenti altrui purché ci si trovi in un luogo pubblico e la persona non si accorga di essere seguita, non si senta minacciata o non venga assalita da ansia o paura. Per evitare problemi ecco che è consigliabile rivolgersi a un investigatore privato il quale dopo avere preso le necessarie informazioni porterà a termine il suo lavoro, compilando una relazione che contenga una descrizione dettagliata delle attività svolte dalla persona pedinata, accompagnata anche da immagini e video.
Chiunque può incaricare un investigatore privato, indipendentemente dall’obiettivo finale che si vuole raggiungere. L’attività dell’investigatore privato, però, è sottoposta ad alcuni limiti in quanto il professionista potrà pedinare una persona solo in un luogo pubblico e non all’interno di un’abitazione, di un veicolo privato o sul posto di lavoro.
Come per il privato cittadino, anche un investigatore privato deve fare attenzione affinché colui che segue non si accorga di essere osservato così da non creare allarmismi e stati d’ansia. Diversamente potrebbe rischiare una denuncia per stalking o per molestia.
I fatti potranno essere documentati con fotografie e registrazioni audio, purché non venga violata la privacy effettuando riprese in luoghi privati. A differenza della polizia giudiziaria, non può posizionare microfoni nei luoghi frequentati dalla persona controllata, ma può solamente registrare conversazioni alle quali sia presente personalmente.
