Inserita tra i disturbi dello spettro autistico, la sindrome di Asperger è molto diffusa, anche se è stata riconosciuta come malattia solo nel 1993 dall’OMS. In Italia ne soffrono circa 50000 giovani, ma non tutti la conoscono e molti non sanno quali siano i sintomi che la contraddistinguono. Ma come riconoscerla? E quali sono le terapie attuali per trattarla?
I sintomi
Generalmente, chi soffre di questa sindrome ha un quoziente collettivo uguale o superiore alla media, ma ha una bassa elasticità di pensiero, difficoltà a comunicare e relazionarsi e può manifestare comportamenti ossessivi. Tuttavia, secondo gli esperti l’Asperger è una forma lieve di autismo. Nei bambini si può manifestare fin dalla prima infanzia, e quelli che ne soffrono non solo non giocano o si relazionano con i loro coetani, ma possono non ricambiare nemmeno sorriso o sguardi.
Eppure, molti personaggi famosi sembravano o sembrano soffrirne, tra cui Albert Einstein, Charles Dickens, Isaac Newton, Mozart, Alfred Hitchcock, il regista Tim Burton, la scrittrice Susanna Tamaro e la famosa attivista Greta Thunberg. Quest’ultima, poi, ha dichiarato che questa sua patologia, in certi casi, può essere un dono, e che ci sono molto pregiudizi riguardo all’autismo e le sindromi relativi ad esso.
Come trattarla
Una vera e propria cura per questa sindrome non esiste, ma la cosa migliore da fare è rivolgersi a uno specialista, per trovare l’approccio migliore per rapportarsi con essa. Una cosa da non fare è forzare il bambino o la bambina che ne soffre a socializzare o fare altre cose che lo agitano, in quanto può essere solo controproducente.
Una terapia familiare è l’opzione migliore, e in rari casi (e per lo più da adulti) si ricorre a dei farmaci. Un aiuto può venire da varie onlus, come il Gruppo Asperger, che propone vari progetti, come dei percorsi di educazione al gioco, allo sport o altre attività da fare nel tempo libero.
Ad aiutare può essere anche la scuola, e nel 2019 per aiutare chi soffre di questa sindrome è nata Scuola Futuro Lavoro, a Milano, una scuola post diploma che propone ai ragazzi che soffrono di questa patologia vari percorsi per trovare lavoro. Infatti, secondo il Censis, solo un ragazzo su dieci con la sindrome di Asperger riesce a trovare un lavoro, e spesso questo è precario o sottopagato.
