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Articolo 214 cds: quello che c’è da sapere sul fermo amministrativo del veicolo

L’rticolo 214 del Codice della Strada riguarda il fermo amministrativo del veicolo. Questo articolo sancisce l’illecito amministrativo che riguarda il veicoloc che quindi deve essere bloccato e non può più circolare liberamente.

Cosa dice l’articolo 214

Se viene registrato un illecito e si ha una violazione del Codice della Strada riguardante l’articolo 214, al veicolo viene applicato il fermo amministrativo come sanzione. Quando essa viene applicata, il veicolo cessa di circolare ed è il proprietario che deve provvedere a far rispettare questa sanzione, e che viene di conseguenza nominato custode del veicolo stesso. Qualora non fosse presente il proprietario verrà nominato il conducente o un altro soggetto, che riceve l’obbligo in solido di provvedere al fermo del veicolo e anche alla sua collocazione.

Non è infatti sufficiente cessare di utilizzare il veicolo, ma è necessario collocarlo in un luogo dove si abbia la possibilità di custodirlo. Deve inoltre non impedire ed essere sottoposto al pubblico passaggio. Il tutto a proprie spese. È necessario apportare sul veicolo un sigillo che deve rispettare tutte le modalità e i criteri indicati decreto emanato dal Ministero dell’Interno. Il fermo del veicolo può essere rimosso solamente dall’ufficio da cui dipende la polizia che ha fatto l’accertamento e che ha emesso la sanzione.

Se l’autore della violazione o una delle persone designate alla custodiasi rifiuta di adempiere ai suoi compiti, la polizia dovrà sanzionare il soggetto e obbligarlo ad un pagamento di una somma che varia tra i 776 e i 3.111 euro. Oltre a questa somma verrà inoltre data la sanzione accessoria che prevede la sospensione della patente di guida per un periodo compreso tra 1 e tre 3 mesi. In questo caso sarà l’organo di polizia procedere con la rimozione del veicolo, che verrà dunque trasportato in un apposito luogo dove verrà custodito. Il luogo è individuato nell’articolo 214-bis secondo tutte le modalità che vengono previste dal regolamento. Tutte le informazioni riguardanti il fermo vengono indicate nel verbale della violazione.

Postille all’articolo

Il proprietario del veicolo, se non fosse l’autore della violazione stessa,  non è responsabile della violazione avvenuta. Per questo motivo avviene la restituzione e viene redatto il verbale di cui una copia andrà all’interessato. Nel caso in cui l’oggetto della sanzione accessoria forse non un auto ma un ciclomotore o motociclo, la polizia deve procedere con il fermo disponendo la rimozione di questo veicolo, Nonchè il trasporto in un luogo sicuro secondo l’articolo 214-bis. Il libretto di circolazione, in questo caso, viene trattenuto dall’organo di polizia.

Nel caso in cui ad effettuare la violazione sia un minorenne, sarà il genitore a farne le veci o una persona maggiorenne delegata, dopo aver pagato le spese di custodia e trasporto. È possibile fare ricorso nei confronti del provvedimento di fermo amministrativo del veicolo al prefetto, a norma dell’articolo 203 del Codice della Strada. Se il ricorso avviene, in questo caso l’ordinanza viene dichiarata infondata e quindi il veicolo viene restituito al proprietario e il fermo decade. Se invece l’opposizione viene fatta tramite il articolo 205, la restituzione può avvenire solamente dopo il provvedimento che rigetta il ricorso dell’autorità giudiziaria.

Il periodo di durata del fermo del veicolo è inoltre sempre lo stesso, a meno che non venga sospesa anche la carta di circolazione. Infine, se il soggetto che ha in custodia il veicolo posto infermo circola abusivamente, viene punito con una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma che varia tra i 1988 e i €7953.

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