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Futuro anteriore: quando si usa, in che modo e perché

La grammatica non è un optional, e parlare bene è essenziale per fare bella figura. Il futuro anteriore è un tempo composto, e come tale non sempre viene utilizzato propriamente. Eppure è un tempo essenziale per la lingua, da utilizzare nel modo corretto, e nei giusti contesti.

Come già accennato, il futuro anteriore è un tempo composto, formato da il futuro semplice degli ausiliari ‘essere’ e ‘avere’, e da un participio passato. Si utilizza in numerose occasioni, come per esprimere un dubbio, una previsione, una concessione futura, oppure una supposizione.

Quando si parla di grammatica italiana, si pensa di sapere già tutto poiché siamo nati in italia e abbiamo imparato la lingua in modo naturale. Purtroppo non è così: la grammatica deve essere memorizzata, studiata e capita. Questa superficialità causa errori comuni nell’uso della lingua, nell’esprimersi, e un utilizzo scorretto dei tempi verbali. Tra questi ultimi, appunto, vi è il futuro anteriore. Gli italiani che lo utilizzano in modo improprio sono circa uno su cinque; il che lo rende uno dei tempi verbali più difficili.

Il futuro anteriore: che tempo è, e come si forma

Il futuro anteriore è un tempo verbale usato per indicare il passato nel futuro. Questa forma verbale, infatti, si coniuga abbinando il futuro semplice degli ausiliari “essere” e “avere” con il participio passato del verbo in questione.

Il futuro anteriore si usa per diversi scopi: può essere utilizzato per esprimere due azioni di cui una accede dopo l’altra (il futuro anteriore esprime quello precedente), oppure per fare supposizioni nel futuro o esprimere concessioni future. Si coniuga in modo semplice:  si devono coniugare semplicemente al futuro semplice i due ausiliari, e poi combinarli con il participio passato. Ciò significa che è essenziale conoscere i participi passati dei verbi per coniugare questo tempo. 

Questa forma verbale viene utilizzata in particolar modo per indicare eventi, esperienze, considerate come compiute, ma collocato in un futuro non ancora sicuro come nella frase “Anna avrà finito di fare la doccia”. 

Inoltre, in altri casi il futuro anteriore non consente di indicare esattamente quando l’evento avverrà, ma piuttosto segnala che esso accadrà in un dato momento, come nella frase “Quando Anna avrà finito di mangiare potrà andare in camera sua”.

Futuro anteriore: quando si usa?

Il futuro anteriore viene utilizzato per esprimere un evento in un momento non ben definito del futuro. Grazie a questo tempo verbale si possono esprimere dubbi, come nella frase “Sarà stato il vento a fare quel rumore?”; oppure supposizioni: “immagino che Laura avrà finito i compiti”.

Inoltre il futuro anteriore viene usato per esprimere una concessione futura: per esempio “Se alice avrà mangiato tutta la carne, potrà uscire a giocare con le sue amiche”. In frasi come “Saranno state le 16 quando si udì uno sparo” ha valore di supposizione approssimativa nel passato. 

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