Esculapio
Curiosità

Esculapio: storia e curiosità del Dio della medicina

Se non hai mai sentito parlare di Esculapio, la divinità Greca, non ti preoccupare, qui potrai scoprire tutto su questo personaggio della mitologia greca. Conosciuto anche come Asclepio, è uno dei figli di Apollo, mandato sulla terra per essere istruito nel campo della medicina da Chirone. Per l’Omero si tratta di un semidio, e pertanto un mortale. Esculapio, il Dio della medicina, portava sempre con sé un bastone sacro, esso aveva poteri curativi. Veniva venerato in Grecia per le sue capacità nell’ambito dell’occulto, e la sua capacità nel far ritornare in vita i morti.

Esculapio è il nome dato dagli antichi romani, ma per i greci era il dio ASCLEPIO.

La storia di Esculapio

Dopo esser stato mandato sulla terra, Esculapio ricevette dalla dea Atena il sangue di Medusa in dono, che gli fece acquisire di far risorgere i morti e di guarire gli ammalati, come per esempio le ferite di Ercole, o la cecità delle Fineidi. In particolare, il dono di far risorgere i morti fece arrabbiare Zeus, che decise di fulminare Esculapio. Apollo, offeso da un tale gesto, uccise i ciclopi che forgiavano i fulmini di Zeus. Per placare Apollo, Zeus rese Esculapio immortale facendolo diventare un Dio minore. Divenne quindi un Dio sotto forma di Costellazione, precisamente quella dell’Ofiuco.

Esculapio nell’antica Grecia

La principale dote di Esculapio era quella di riportare in vita i morti. Gli antichi greci pensavano addirittura che, per dormire da ogni malattia, fosse sufficiente dormire in un santuario consacrato da Esculapio. Si pensava, inoltre, che il serpente fosse il simbolo di Esculapio, e pertanto ve ne era uno in ogni tempio. Se se ne uccideva uno, anche soltanto per sbaglio, tale gesto era ritenuto un sacrilegio, poiché questo animale era un servo del Dio Esculapio. Anzi, una volta ottenuta la guarigione, per ringraziare, il malato doveva donare in sacrificio ad uno dei serpenti presenti un gallo.

Esculapio nell’antica Roma

Esculapio fu riconosciuto come divinità a Roma sull’isola Tiberina nel 291 a.C.
In quell’anno la popolazione romana fu colpita dalla peste, e per questo motivo si decise di costruire un tempio in onore di Esculapio nel tentativo di guarire gli ammalati.

Dopo la costruzione del tempio, i saggi romani andarono a Epidauro in Grecia con l’obiettivo di ottenere una statua del dio da uno dei tempi a lui dedicati da portare a Roma. Mentre i saggi e risalivano il Tevere con la loro nave, notarono che il serpente, simbolo del dio, puntava verso l’isola Tiberina. Subito credettero che si trattava della volontà del dio di far sorgere il suo tempio in quel luogo.
L’isola, a ricordo dell’evento, venne rimodellata a forma di trireme.

Chi fosse interessato, può vedere Esculapio, o per lo meno come veniva immaginato all’epoca, grazie alla sua statua tutt’ora conservata nei Musei Capitolini di Roma.

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